COMUNITANDO - codice PMCSU0028621010627NXTX

Chiedi informazioni

Il programma è in co-programmazione con AURIVE RISORSE SOCIALI PER LO SVILUPPO codice SU00286

Territorio: il programma insiste sulle Province di Biella, Vercelli, Novara, Verbano Cusio Ossola 
(Comuni di Agrate Conturbia, Barengo, Boca, Bogogno, Bolzano Novarese, Borgomanero, Briga Novarese, Cavaglietto, Cavaglio D'agogna, Cavallirio, Cressa, Cureggio, Fontaneto D'agogna, Gargallo, Gattico Veruno, Ghemme, Gozzano, Invorio, Maggiora, Momo, Pogno, Sizzano, Soriso, Suno, Vaprio, D'agogna Bellinzago Novarese, Borgo Ticino, Castelletto Sopra Ticino, Divignano, Lesa, Marano Ticino, Meina, Mezzomerico, Oleggio, Pombia, Varallo Pombia, Arizzano, Aurano, Baveno, Bee, Belgirate, Cambiasca, Cannero Riviera, Cannobio, Caprezzo, Cossogno, Ghiffa, Gignese, Gurro, Intragna, Mergozzo, Miazzina, Oggebbio, Ornavasso, Pieve Vergonte, Premeno, Premosello Chiovenda, San Bernardino Verbano, Stresa, Trarego Viggiona, Valle Cannobina, Verbania, Vignone, Vogogna, Antrona Schieranco, Anzola D'ossola, Baceno, Bannio Anzino, Beura,Cardezza, Bognanco, Borgomezzavalle, Calasca Castiglione, Ceppo, Morelli, Craveggia, Crevoladossola, Crodo, Domodossola, Druogno, Formazza, Macugnaga, Malesco, Masera, Montecrestese, Montescheno, Pallanzeno, Piedimulera, Premia, Re, Santa Maria Maggiore, Toceno, Trasquera, Trontano, Vanzone Con San Carlo, Varzo, Villadossola, Villette, Biandrate, Borgolavezzaro, Caltignaga, Cameri, Casalbeltrame, Casaleggio Novara, Casalino, Casalvolone, Castellazzo Novarese, Cerano, Galliate, Garbagna Novarese, Granozzo Con Monticello, Landiona, Mandello Vitta, Nibbiola, Recetto, Romentino, San Nazzaro Sesia, San Pietro Mosezzo, Sillavengo, Sozzago, Terdobbiate, Tornaco, Trecate, Vespolate, Vicolungo, Novara. Biella, Benna, Borriana, Candelo, Cavaglià, Cerrione, Dorzano, Gaglianico, Massazza, Ponderano, Roppolo, Salussola, Sandigliano, Verrone, Villanova Biellese, Andorno Micca, Campiglia Cervo, Miagliano, Pralungo, Piedicavallo, Ronco Biellese, Rosazza, Sagliano Micca, Tavigliano, Ternengo, Tollegno, Zumaglia, Camburzano, Donato, Graglia, Magnano, Mongrando, Muzzano, Netro, Occhieppo Inferiore, Occhieppo Superiore, Pollone, Sala Biellese, Sordevolo, Torrazzo, Zimone, Zubiena, Bioglio, Brusnengo, Callabiana, Camandona, Casapinta, Castelletto Cervo, Cossato, Curino, Lessona, Masserano, Mezzana Mortigliengo, Mottalciata, Pettinengo, Piatto, Quaregna Cerreto, Strona, Valdengo, Valdilana, Vallanzengo, Valle San Nicolao, Veglio, Vigliano Biellese, Villa del Bosco. 
Il programma si compone di 4 progetti e quelli della Confcooperative sono:

FUORI DAL COMUNE (BIELLA)

PARTECIPATTIVI (BIELLA)

Obiettivo del programma 

Il programma “Comunitando” si lega all’Obiettivo 3 dell’Agenda 2030: “10 Ridurre le disuguaglianze all'interno e tra le Nazioni - Target 10.2 “Potenziare e promuovere l'inclusione sociale, economica e politica di tutti, a prescindere da età, sesso, disabilità, razza, etnia, origine, religione, status economico o altro”.
Nella prospettiva di questo, tenendo conto anche del relativo target intermedio indicato, e in relazione al settore in cui operano gli enti coprogrammanti e a quelli specificati nei progetti collegati, il presente Programma si collega alla Piano Triennale 2020/2022 e nel Piano annuale 2020 del Servizio Civile Universale all’Ambito di azione (e) Crescita della resilienza delle comunità 
Obiettivo del programma e dei progetti che lo compongono è quello di aiutare i servizi ad operare per rispondere ai bisogni sociali contribuendo ad accrescere senso di responsabilità, solidarietà e desiderio di partecipazione nei cittadini caratterizzati da fragilità sociale quale elemento imprescindibile per la tenuta e quindi la “resilienza” delle comunità locali e dunque impegno indispensabile dei servizi del terzo settore. Di qui l’idea di lavorare sempre più in una logica di progettualità condivisa con i destinatari “fragili” dei servizi di inclusione (socio assistenziali, informativi ed educativi del territorio di riferimento; verso lo sviluppo e la valorizzare di esperienze innovative (sui temi dell'inclusione della disabilità, della cittadinanza attiva, dell'accessibilità delle informazioni e dei servizi); e verso la costruzione di nuove risposte ai nuovi bisogni emergenti, grazie allo strumento, della progettazione sociale. 
La scommessa raccolta dai progetti inseriti nel programma è quella di contribuire alla creazione di nuove reti sia fra gli enti del Terzo settore, sia fra quest’ultimi e le istituzioni locali verso la co-progettazione o la progettazione partecipata dei servizi al pubblico, a partire dall'apertura di maggiori spazi di confronto e interazione con i destinatari finali dei servizi, considerandoli non solo come portatori di bisogni ma come portatori di possibili soluzioni. 
Alle finalità di cui sopra tendono e contribuiscono, in modo integrato e tra loro complementare, i 4 diversi progetti afferenti al programma che qui vengono collegati ai bisogni/elementi innovativi elencati nel paragrafo precedente. 
 
Progetto 1: OBIETTIVO AUTONOMIA - SU00286 
Il progetto punta al supporto all'empowerment delle risorse personali del disabile utili all'incremento delle prospettive occupazionali, di socialità/partecipazione e di residenzialità fuori dal contesto famigliare. 
L'obiettivo generale del progetto è quello di promuovere l’autonomia del disabile, offrendogli l'alternativa di un ambiente extrafamigliare di relazione, residenzialità, lavoro, in condivisione a persone disabili aventi disagi compatibili, e accompagnandolo affinchè possa raggiungere una progressiva autosufficienza. 
Il progetto promuove un sistema integrato di azioni in due ambiti interconnessi: il potenziamento delle competenze, delle abilità, delle risorse di autonomia del disabile; l’ampliamento delle opportunità di esercitare l'autonomia personale, abitativa e lavorativa del disabile; nella prospettiva di sviluppare, incrementare e diversificare l'offerta di percorsi di supporto all'autosufficenza organizzati sul territorio di riferimento. Nel quadro descritto il progetto “Obiettivo autonomia” include il seguente piano di azione: 
1) Percorsi di promozione della cultura di autodeterminazione, nonché del diritto al lavoro e all'autonomia abitativa del disabile 
Le azioni che rientrano in questo ambito sono ispirate alla promozione dei principi contenuti nella “Convenzione Onu sui diritti dei disabili”, con particolare riferimento all'introduzione, nelle modalità e pratiche operative adottate dalle sedi di servizio e nella cultura della comunità locale, del concetto di autodeterminazione, come filo conduttore che orienta tutti gli interventi attivati a favore del disabile. Nelle diverse sedi vengono pertanto promossi percorsi di formazione specifica rivolti agli operatori, alle famiglie e agli stakeholder territoriali sui temi dell'autonomia della vita del disabile (autodeterminazione, sulle possibilità di scelta, di poter agire in modo adulto). 
2) Laboratori di formazione esperienziale per il potenziamento delle risorse di 
autonomia nella gestione delle incombenze della vita quotidiana. Anche questa azione include interventi diversificati nelle sedi di progetto, tra le quali essenzialmente percorsi esperienziali orientati allo sviluppo di diverse competenze chiave per l'autonomia del disabile (Gestione di se e igiene; cucina e di gestione ambienti domestici, gestione delle risorse comunicative e accesso ai servizi territoriali). 
3) Azioni di integrazione tra disabili e la comunità promuovendo il valore inclusivo 
ed educativo dello sport adattato e per tutti. 
4) Percorsi di sostegno all'autonomia lavorativa o abitativa del disabile (percorsi di vita e lavoro autonomo) 
L'azione include il supporto a concreti percorsi di autonomia residenziale e lavorativa. 
 
2. Il progetto PER I BAMBINI – SU00286 
“PER I BAMBINI” punta a costruire una alleanza per l'infanzia, capace di aggiornare e dare continuità alle misure di sostegno attivate per le famiglie durante l’emergenza Covid, che vanno garantite nella loro sostenibilità per non penalizzare ulteriormente i genitori, i bambini e ragazzi più svantaggiati. 
Con il progetto “Per i bambini” i servizi minori delle politiche sociali dei comuni di Novara,   Oleggio e Omegna, rafforzano le comunità educanti, dell’alleanza tra scuole e famiglie e tra le agenzie e organizzazioni educative e formative del territorio. 
Le tre sedi condividono infatti due ambiti prioritari di intervento: 
- la scuola: asilo e scuola primaria di primo e secondo grado; quale contesto in cui costruire con i bambini e i ragazzi il primo patto da cittadini, intercettare il disagio e costruire processi inclusivi; 
- l'extra scuola: quale contesto per rafforzare l'alleanza educativa con i genitori; e quali incubatori di processi di comunità  capaci di mettere al centro i bisogni dei bambini e dei ragazzi. 
Il progetto interviene su tre bisogni fondamentali dei minori e delle loro famiglie, che risultano acuiti in relazione alle conseguenze della pandemia: 
1) conciliazione lavoro e gestione figli : servizi di pre nido / pre scuola – post nido/post scuola e campus estivi; 
2) benessere psico fisico dei bambini con la conservazione della dimensioni di socialità e del valore educativo del gruppo: potenziamento di attività e metodi di educazione all'aria aperta verso la creazione di ambienti sicuri di socialità; 
3) aggiornamento delle competenze dei riferimenti educativi: azioni di in-formazione per l'aggiornamento delle competenze dei diversi riferimenti educativi di fronte  alle sfide poste dalle necessità di gestione delle conseguenze della pandemia sul benessere psico fisico dei bambini e  sul sistema famigliare. 
 
3. Il progetto “PARTECIPATTIVI - SU000240” si propone di assistere quotidianamente i disabili accolti in strutture residenziali e in centri diurni, di prendersi cura di loro nei bisogni primari, di 
favorire il mantenimento e, dove possibile, lo sviluppo delle loro capacità fisiche, intellettive e dell’autonomia personale, di favorire la loro socializzazione con il mondo esterno. 
Si propone inoltre di promuovere e coordinare programmi di intervento e di animazione nel territorio per favorire l’informazione e la conoscenza delle tematiche riguardanti la disabilità da parte della Comunità Locale. 
Il Progetto vuole essere anche uno strumento di supporto alle famiglie dei disabili, sia nelle cure quotidiane del figlio sia come punto di riferimento a cui rivolgersi nei momenti di difficoltà. 
Il progetto si inserisce inoltre nel programma con l’intento di far conoscere al mondo esterno le necessità e i bisogni delle persone disabili, attraverso il dialogo con il territorio. Si tratta dunque di un reale scambio in cui la disabilità si fa conoscere alla comunità, in uno scambio relazionale in cui la comunità stessa si attiva per rendersi, appunto, accogliente a tutti. 
Il progetto, lavorerà in particolare sui seguenti micro obiettivi: 
-mantenimento e/o sviluppo delle capacità motorie, cognitive, psicosociali e di comunicazione 
- miglioramento, dal punto di vista qualitativo e quantitativo, delle opportunità di socializzazione e dell’interazione dei disabili e dei loro famigliari, in associazioni e attività 
- favorire la socializzazione e l’interazione dei disabili con il mondo esterno. 
- offrire l’opportunità di fare una esperienza di vita comunitaria 
- favorire l’autonomia 
- sviluppare nuove abilità e competenze nella persona disabile, affinché raggiunga il maggior grado di autonomie possibili 
- permettere alle famiglie di essere presenti e attivi nel continuare a prendersi cura del 
proprio figlio (anche se non vive più a casa) 
 
4. Il progetto FUORI DAL COMUNE – SU00240 ha la finalità di aiutare i servizi di informazione e promozione culturale ad operare per rispondere ai bisogni sociali legati alla riduzione delle disuguaglianze operando sia come singole strutture che come sistema radicato sul  territorio. 
L’obiettivo è perciò offrire ai cittadini, in particolare alle persone con minori opportunità, strumenti di conoscenza, espressione e di concretizzazione delle proprie aspirazioni, per favorire la loro autonomia come persone e come cittadini, all'interno del proprio territorio di riferimento e delle proprie comunità. 
Fare esperienze di crescita positive, avere informazioni orientative per tracciare il proprio percorso di vita personale, facendo leva sulla partecipazione e sul protagonismo, significa inoltre contrastare forme di disagio indotte anche dalla mancanza di conoscenza, di consapevolezza e di lettura consapevole dei contesti esperienziali che spesso si accompagnano con fenomeni di emarginazione ed isolamento sociale. In questo senso l’orientamento informativo, il radicamento territoriale e la partecipazione accessibile a tutti agli eventi delle proprie comunità e dei propri territori diventano leve fondamentali per il conseguimento del proprio benessere individuale e di conseguenza di quello collettivo. 
Il progetto, svilupperà le seguenti azioni: 
- Rendere attrattivi i servizi di promozione culturale verso qualsiasi tipologia di utenza 
- Monitorare le presenze con la finalità di targetizzare le tipologie di utenza 
- Potenziare l’offerta turistico culturale 
- Sensibilizzare la comunità rispetto ad iniziative del territorio 
- offrire proposte adeguate a tutti target con particolare attenzione alle persone con minori opportunità 
- migliorare i sistemi di informazione multimediale (social network, siti on line)nell’ottica dell’informazione per tutti 
- Offrire supporto nella ricerca di informazioni negli ambiti di interesse. 

Dagli specifici contributi dei progetti sopra indicati che compongono il presente programma emerge una visione complessiva e una strategia di programma  che è quella di incentivare buone pratiche di inclusione sociale che garantiscano a tutta la collettività la stessa possibilità di accesso ai servizi di supporto all'informazione, all'educazione, alla partecipazione e all'autonomia lavorativa e abitativa, rispettando la diversità di ogni individuo come valore che porta arricchimento reciproco. 

Attività di comunicazione e disseminazione
Con riferimento specifico al programma d’intervento “Comunitando” con Nazionale - regionale - più province o più città metropolitane della stessa regione che incide sui territori delle Province di Biella, Vercelli, Novara e Verbano Cusio Ossola, si prevede un’attività di informazione articolata e organizzata come di seguito dettagliatamente descritta funzionale a rendere le comunità residenti nei territori interessati consapevoli della realizzazione e dello svolgimento del programma e dei suoi progetti. 
Il programma verrà promosso dagli staff degli enti coprogrammanti ed organizzato in un piano informativo annuale, coordinato dal tavolo di lavoro che, con la consulenza di un responsabile della comunicazione, collaborerà con: social media manager, video maker, responsabile contenuti SCU e un event manager per la realizzazione delle iniziative e degli interventi. 
Entrambi gli enti coprogrammanti svolgono l’attività informativa sulla base di esperienze pluriennali come enti coordinatori per il servizio civile nazionale-universale, su un dimensionamento gestionale interprovinciale, con enti di prima, seconda e quarta classe ed ha avviato oltre 1500 volontari. 
I TARGET coinvolti nell’attività informativa vengono così individuati: 
giovani 18-28 anni, rappresentano l’interlocutore principale del SCU, sia come potenziali operatori volontari, che come beneficiari degli obiettivi promossi attraverso le attività del programma. Con i progetti vogliamo cambiare i paradigmi relativi all’apprendimento mettendolo in relazione con il patrimonio e stimolando la piacevolezza di una visita. Pensiamo a giovani che cercano ancora una strada professionale e che possono riorientare le loro scelte partecipando direttamente ai progetti o sperimentando le attività proposte. A queste persone vogliamo fornire degli esempi emulativi, dialogando in termini di informazione con il settore delle industrie culturali e creative e in ambito turistico. 
Famiglie. Negli anni abbiamo imparato a dialogare con le famiglie, primo contatto nelle scelte di figli e nella promozione dei progetti nelle reti relazionali ma anche tra i principali fruitori dei servizi organizzati presso musei e biblioteche come utenti o come accompagnatori di minori per laboratori, didattica e interventi di animazione. 
Minori (12-18). Guardiamo al futuro e raccontiamo nuovi servizi, con una forte componente digitale (biblioteche on line, allestimenti multimediali) senza dimenticare come l’innovazione possa essere vissuta attraverso esperienza analogiche (gaming, fumetti, concerti, spazi attrezzati). 
Adulti (over 45). Cerchiamo il loro coinvolgimento in ottica di ampliamento dell’utenza ma soprattutto di fidelizzazione. Biblioteche e musei sono presidi culturali che vivono grazie ad una presenza continuativa di utenti. 
Gli anziani. I dati presentati al punto 7.1, descrivono un territorio con una popolazione che invecchia. Non sottovalutiamo le esigenze di questo target, che offre una disponibilità maggiore di tempo libero, ma con richieste che suggeriscono maggiore attenzione e politiche di accoglienza mirate. 
Turisti. Sono il target più complesso, in una strategia di coinvolgimento che in un’area estremamente competitiva sulla valorizzazione culturale (siamo tra Milano e Torino), può competere offrendo servizi realmente attrattivi. 
Enti pubblici e realtà del terzo settore. Siamo costantemente alla ricerca di reti e partner per alimentare le progettualità del SCU. 
Stakeholder locali. Con loro cerchiamo di dare ai progetti una visibilità capillare, puntando alla sostenibilità nel medio e lungo termine delle politiche adottate dal programma 
TIPOLOGIA DI STRUMENTI 
Passaparola. Negli anni abbiamo verificato come questa forma di contatto sia la più diffusa. Si tratta, di fatto, di una variabile non controllabile, ma un numero preponderante di giovani che scelgono di svolgere Servizio Civile (circa il 50%) lo fa seguendo le indicazioni di un ex operatore volontario che ha terminato con successo la sua esperienza. In questa direzione chiediamo agli operatori volontari se sono disponibili a raccontare la loro esperienza in modo informale ad amici e conoscenti, seguendo dinamiche motivazionali e spontanee. 
Social media management. Ciascun ente, negli anni di esperienza, ha affinato i propri strumenti dedicandosi ad una profilazione dei follower specializzando due account per il SCU: Facebook letto per lo più da adulti, genitori e famigliari e da stakeholder locali, e Instagram il social più utilizzato, al momento, nella fascia 18-28 usato sia per comunicazioni operative che informali. Su questi account programmiamo post continui, con l’acquisto di pubblicità pay per click (Facebook). 
Media locali. In un territorio come quello del Piemonte orientale, una parte significativa della popolazione si informa attraverso la consultazione di media locali (cartacei e digitali) in cui costantemente verranno aggiornati il programma con notizie relative ai progetti nelle varie fasi attuative attraverso conferenze e comunicati stampa. 
Video: Ogni anno promuoviamo uno story telling del SCU progettato e realizzato dagli operatori volontari in servizio, con la supervisione di un video maker. Questi video vengono spesso rilanciati dai partner dell’accreditamento e dagli operatori volontari, sostenendo il passaparola, con la presenza di un archivio video a disposizione degli staff. 
Disseminazione e mappatura. Entrambi gli enti coprogettanti dispongono di sportelli e servizi aperti al pubblico (Servizi al Lavoro, Centri di orientamento) su 4 province del Piemonte, di innovazione sociale (rigenerazione urbana e audience developement e progetti europei (scambi e training) e Sportelli Unici del cittadino. All’interno di questi progetti promuove sistematicamente l’esperienza del SCU condividendo attività e impatti, mappando costantemente l’interesse di giovani e nuovi enti. 
INIZIATIVE: 
Testimonianze di operatori volontari e operatori locali di progetto: durante l’anno organizziamo momenti di testimonianza attraverso conferenze stampa o incontri formativi. Riteniamo sia molto importante raccontare tutta l’esperienza, valorizzando accanto alla testimonianza dei giovani, il punto di vista di una figura chiave come l’OLP. 
Rispondiamo inoltre alle richieste di stakehokder locali, promuovendo direttamente il SCU con il coinvolgimento dei nostri staff attraverso incontri e conferenze che coinvolgono progettisti, formatori generali, selettori, esperti del monitoraggio. 
Eventi. Il programma raggiungerà gli obiettivi promuovendo al meglio il calendario delle attività organizzate nei progetti. Per questi motivi stimoleremo tutte le sedi di attuazione a veicolare le iniziative utilizzando gli strumenti precedentemente descritti. 
Eventi con la partecipazione degli operatori volontari. In ambito di comunicazione poniamo particolare attenzione per la promozione di eventi che vedono la partecipazione operativa e ideativa degli operatori volontari. Consideriamo questa “progressiva” crescita nelle attività degli enti come un successo relazionale e professionalizzante. 
Progettazione. Rielaboriamo continuamente l’esperienza legata al SCU, con l’obiettivo di migliorare standard qualitativi e acquisire modelli comparativi in Italia e all’estero. 
 
Si specifica che l’attività di informazione descritta in questa voce, punto 10) sarà inoltre promossa e descritta nelle sezioni dedicate al programma sui siti web: www.aurive.it, www.ilfilodatessere.com, www.serviziocivile.coop
 

 


Riproduzione riservata ©

EasyDNNNewsCategoryMenu

EasyDNNNewsCategoryMenu