SERVIZIO CIVILE DIGITALE - COOPER-AZIONE DIGITALE PER UNO SVILUPPO TERRITORIALE INCLUSIVO cod PMXSU0024021030078NXTX

Progetto TRANZIONE DIGITALE: INCLUDERE TUTTI nel settore dell'assistenza: insiste sulle regioni del Piemonte, Lombardia, Marche e Basilicata.

Progetto COMUNITÀ EDUCANTE PER IL DIGITALE nel settore dell'educazione: insiste sulle regioni del Piemonte, Emilia-Romagna, Liguria, Veneto, Marche, Molise, Campania, Sardegna e Sicilia.

Obiettivo del programma

Contesto: La carenza di competenze digitali nei diversi ambiti, per cui l’Italia risulta tra i Paesi europei più in difficoltà, è uno dei limiti per lo sviluppo del Paese e per la sua ripresa dall’attuale periodo di difficoltà e per questo è necessario che il tema delle competenze digitali diventi una priorità strategica, come del resto è stato reso ancora più evidente dall’emergenza epidemiologica Covid-19.
Nell’ambito della Strategia Italia 2025 del Ministro per l’Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione, presentata il 17 dicembre 2019, è stata inclusa l’iniziativa “Repubblica Digitale”, fondata sull’assunto che la trasformazione digitale del Paese non può prescindere dalla contestuale crescita e diffusione della cultura digitale. “Repubblica Digitale” vuole rappresentare una risposta organica e adeguata anche grazie all’elaborazione di una Strategia nazionale per le competenze digitali e del relativo Piano Operativo per i quali viene reputato fondamentale lo sviluppo e il potenziamento dei servizi di “facilitazione digitale” sul territorio.
In tale contesto generale si inserisce il Programma quadro di sperimentazione del “Servizio Civile Digitale”
All’attuazione del programma quadro, che avverrà attraverso la realizzazione di progetti presentati dagli Enti di servizio civile universale, potranno chiedere di prendere parte tutti i giovani in possesso dei requisiti di partecipazione previsti dall’attuale normativa di riferimento (art. 14 del decreto legislativo 6 marzo 2017, n. 40), candidandosi allo specifico bando di selezione che sarà emanato dal Dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale. I giovani operatori volontari di servizio civile compiono un percorso di crescita e formazione che li arricchisce in termini di conoscenze e competenze e, con il servizio civile universale, hanno l’opportunità di vivere un’esperienza significativa volta a sviluppare un maggior senso civico, una migliore percezione dei valori democratici e una più ampia integrazione nella società. In un processo formativo/educativo non formale, qual è il servizio civile, cresce un cittadino migliore, attivo, consapevole dei suoi diritti e cosciente dei suoi doveri verso la collettività, in grado di relazionarsi con le Istituzioni in modo corretto e nel pieno rispetto delle regole democratiche, più orientato nel mondo degli adulti, con maggiori competenze spendibili in termini di occupabilità. Il Servizio civile rappresenta, inoltre, una leva per l’inclusione sociale, sia attraverso gli Enti che realizzano programmi e progetti, sia attraverso gli stessi giovani operatori volontari.
In questo quadro, il servizio civile universale può contribuire allo sviluppo del capitale umano e incidere anche sull’effettivo utilizzo dei servizi pubblici digitali e sulla capacità degli individui di usare le loro competenze digitali in ambiti lavorativi e sociali, in linea con quanto richiesto da parte degli organi Europei per il processo di trasformazione digitale in Italia. Le Raccomandazioni del Consiglio europeo del 20 luglio 2020 (COM 2020/512) sul programma nazionale di riforma dell'Italia 2020 sottolineano, infatti, che “occorre migliorare l'apprendimento e le competenze digitali, in particolare per quanto riguarda gli adulti in età lavorativa e l'apprendimento a distanza. Investire nell'istruzione e nelle competenze è fondamentale per promuovere una ripresa intelligente e inclusiva e per mantenere la rotta verso la transizione verde e digitale”. In tal senso, il Servizio civile si configura pienamente come un investimento nell’istruzione e nelle competenze e ha nelle proprie potenzialità la capacità di produrre risultati fortemente significativi in termini di coesione sociale e territoriale, come testimoniato dalla recente esperienza dell’emergenza Covid-19, a fronte di un impiego assai poco rilevante di risorse finanziarie statali necessarie a sostenerlo.
Finalita: Il Programma quadro persegue due specifici obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo sostenibile, che sono alla base della programmazione del servizio civile universale:
- fornire un’educazione di qualità, equa e inclusiva, e un’opportunità di apprendimento per tutti (Obiettivo 4);
- ridurre l’ineguaglianza all’interno di e fra le Nazioni (Obiettivo 10).
In particolare, le azioni del Programma quadro si inseriscono nell’ambito di azione individuato per il “rafforzamento della coesione sociale, anche attraverso l’incontro tra diverse generazioni e l’avvicinamento dei cittadini alle istituzioni” e si attuano attraverso un percorso di rafforzamento delle competenze digitali diffuse tramite le seguenti attività:
a) rafforzare le competenze digitali e il capitale culturale degli operatori volontari partecipanti, in particolare le competenze relative alla figura del “facilitatore digitale”, figura chiave per l’efficace dispiegamento di interventi di inclusione digitale;
b) promuovere lo sviluppo e il potenziamento delle competenze digitali dei cittadini, il rafforzamento del capitale umano del Paese, attraverso la proposta di servizi di “facilitazione digitale” e di percorsi educativi;
c) potenziare le competenze digitali degli Enti di servizio civile universale, che aderiranno all’iniziativa, attraverso percorsi di capacity building;
d) sostenere l’inclusione digitale come parte integrante dei servizi di assistenza rivolti alle comunità o a particolari categorie di persone.
I giovani operatori volontari, che saranno selezionati per svolgere il “Servizio Civile Digitale”, andando a ricoprire il ruolo di “facilitatori digitali”, potranno contribuire con il loro operato all’accrescimento delle competenze digitali diffuse per favorire l’uso consapevole e responsabile delle nuove tecnologie, nonché promuovere il pieno godimento dei diritti di cittadinanza attiva da parte di tutti.
La finalità viene perseguita attraverso progetti inseriti in specifici programmi di intervento presentati dagli Enti iscritti all’Albo di servizio civile universale, nell’ambito del presente Programma quadro.
Le nuove tecnologie stanno modificando il modo di operare delle istituzioni pubbliche e degli enti in generale e offrono un’opportunità concreta di attuare un modello di amministrazione centrata sul cittadino, con la possibilità di migliorare la capacità di proposta dei servizi pubblici offerti e conseguire maggiore efficienza interna.
In questo contesto il Programma quadro è finalizzato a diffondere un approccio consapevole alla realtà digitale, secondo quanto indicato nella Strategia nazionale per le competenze digitali; ogni sforzo profuso nella digitalizzazione dei servizi pubblici e nell’educazione digitale è mirato al maggior benessere del cittadino e, d’altra parte, la diffusione delle competenze digitali in ogni fascia di popolazione diventa, tra l’altro, lo strumento abilitante della collaborazione tra amministrazione, società e cittadino.
Creare le condizioni per la crescita sociale attraverso la diffusione di una vera cultura digitale è uno dei presupposti per garantire una partecipazione attiva e informata alle attività pubbliche. È inoltre di stimolo alla creazione di un ciclo virtuoso di generazione di un’accresciuta domanda capace che, a sua volta, stimola un’offerta innovativa e qualificata di servizi. Tale ciclo virtuoso ha il duplice effetto di garantire trasparenza e accessibilità alle informazioni delle amministrazioni e di assicurare al cittadino la possibilità di conoscere, controllare e valutare l’operato della macchina pubblica e di tutti gli enti che ad essa, a vario titolo, partecipano con la propria attività. Questi aspetti sono alla base del patto sociale e diventano la condizione grazie alla quale vengono messe a sistema la partecipazione e la collaborazione attiva della cittadinanza.
Il Programma in questo senso ha la possibilità di incidere su diverse “categorie” di cittadini: l’operatore volontario, l’operatore dell’Ente di servizio civile, l’utente che fruisce del servizio o dell’assistenza.
Non da ultimo, la presenza di punti di “facilitazione digitale” presso l’ente potrà fungere anche da “osservatorio” privilegiato del fenomeno del digital divide a livello di cittadino. L’osservazione sul campo e la raccolta e analisi di dati, sia quantitativi che qualitativi, possono costituire il punto di partenza per la pianificazione di ulteriori e più mirate linee di sviluppo del programma di contrasto al digital divide, destinato a toccare vari ambiti dell’amministrazione della cosa pubblica.
Il Programma quadro si prefigge, dunque, di promuovere un’effettiva partecipazione dei cittadini alla vita pubblica e della comunità locale, al fine di avvalersi, attraverso l’uso di strumenti digitali, delle opportunità e delle informazioni necessarie ad esercitare i propri diritti e a promuovere forme di dialogo tra le fasce sociali e le diverse generazioni. I cittadini, posti nelle condizioni di poter
utilizzare in maniera corretta e completa i servizi digitali erogati dalle amministrazioni pubbliche e dagli enti che operano sul territorio, concorreranno, tra le altre cose, a incrementare l’efficacia dell’azione amministrativa e un razionale utilizzo delle risorse pubbliche.
Il Programma quadro di sperimentazione prevede altresì l’applicazione dei seguenti strumenti a disposizione del sistema di servizio civile universale, consolidati e potenziati dalla recente riforma dell'istituto, in particolare: la possibilità per gli Enti proponenti di agganciarsi in coprogrammazione con altri Enti titolari, vicini o complementari, per dare funzionalità alla progettazione, oppure di ricorrere alla coprogettazione, alle reti con soggetti non iscritti all'Albo del servizio civile universale e all'individuazione di Enti partner a sostegno dei progetti. Tali strumenti potranno essere impiegati dagli Enti nell’ambito del “Servizio Civile Digitale” nell'ottica di favorire i servizi di prossimità e mettere ulteriormente in rete le azioni presenti sul territorio, valorizzando anche le sinergie tra Enti di servizio civile universale che hanno caratteristiche e operano in settori differenti.

Attività di comunicazione e disseminazione

Per rendere efficace il presente programma è fondamentale che i destinatari finali, i cittadini con nulle o scarse competenze digitali, siano messi nelle condizioni migliori per l’accesso e la fruizione e che, pertanto, l’attività di coinvolgimento sia pianificata e attuata tenendo conto delle esigenze dei possibili utenti e anche delle potenzialità e delle caratteristiche della comunità territoriale.
Quanto sopra si concretizza nel prevedere modalità e canali specifici di comunicazione e informazione per il coinvolgimento dell’utenza “fragile” (con cui il mondo della cooperazione sociale interagisce) sia a livello territoriale che a livello nazionale.
Il sistema di comunicazione del servizio che si andrà a mettere in campo si avvarrà di diversi strumenti:
•    la pubblicizzazione tramite social, siti web dell’Ente/Enti di accoglienza, media tradizionali (tv e radio locali);
•    la diffusione di materiale informativo e promozionale nei luoghi di svolgimento dei servizi erogati dalle cooperative e dai consorzi o dagli altri enti pubblici coinvolti, oltre che nelle biblioteche, nelle scuole e nei luoghi di aggregazione dell’utenza, come centri anziani, centri sociali e ricreativi, centri sportivi;
•    l’attivazione di strumenti specifici di informazione in occasione di scadenze amministrative in cui è necessario o comunque importante l’utilizzo di servizi digitali (iscrizioni scolastiche, domande di assistenza e di sussidi, ecc.).

A livello territoriale 
Con riferimento specifico al programma d’intervento COOPER-AZIONE DIGITALE PER UNO SVILUPPO TERRITORIALE INCLUSIVO con ambito territoriale nazionale/interregionale che incide sui territori di Piemonte, Emilia-Romagna, Lombardia, Liguria, Veneto, Marche, Molise, Campania, Basilicata, Sardegna e  Sicilia si prevede un’attività di comunicazione articolata e organizzata dagli Enti attuatori secondo il format di seguito descritto e preventivamente  concordato dagli stessi.

Si prevede di coinvolgere i seguenti target:

1.    comunità locali, abitanti dei comuni dove sono site le sedi di attuazione dei progetti e dei comuni limitrofi, con l’intento di raggiungere la popolazione delle Province e delle Città Metropolitane interessate;
2.    familiari, che saranno informati delle attività progettuali che coinvolgeranno direttamente e indirettamente gli utenti;
3.    stakeholder locali operanti nel settore educativo e dell’assistenza
Tale attività di disseminazione si realizzerà in fase di attuazione del programma stesso.

Nello specifico, si intende seguire un piano di comunicazione e disseminazione ad hoc per il Programma Quadro di sperimentazione del Servizio Civile Digitale, attraverso l’utilizzo della sezione all’interno dei siti web delle Sedi Territoriali.
Il piano di comunicazione e disseminazione prevede inoltre:
-     l’utilizzo adeguato dei social network, con l’elaborazione di un piano editoriale;
-    ciascuna Sede Territoriale provvederà ad organizzare un evento iniziale di presentazione del Programma (conferenza stampa, seminario, ecc); 
-    l’integrazione di azioni off line, con materiali predisposti in formato cartaceo riciclato o preferibilmente elettronico, descrittivi dei progetti e degli obiettivi che s’intende perseguire; 
-    la promozione attraverso i media (TV e stampa) locali;
Si prevedono inoltre campagne informative presso Informagiovani, Centri per l’Impiego e Centri di aggregazione giovanile.
Tale piano prevede inoltre, soprattutto nel caso di imprese sociali e consorzi, la possibilità di inserire il contributo del Servizio Civile Universale in occasione della redazione dei bilanci sociali, secondo quanto previsto dalla nuova disciplina dell’impresa sociale.

A livello nazionale
Il piano di comunicazione e disseminazione prevede:
-    specifica promozione del programma sperimentale e le sue finalità, ad opera dell’ENTE RETE NODE SOC. COOP., attraverso i suoi seguenti canali di comunicazione e disseminazione nazionali: sito istituzionale www.node.coop, i propri social network;
-    specifica promozione del programma sperimentale e le sue finalità attraverso il sito web nazionale www.serviziocivile.coop (costantemente aggiornato);
-    specifica promozione del programma sperimentale e le sue finalità attraverso il sito web nazionale;
-    interventi specifici di figure di settore e/o istituzionali durante l’incontro/confronto (previsto voce 6)
-    promozione specifica durante incontri nazionali all’interno della Confcooperative Nazionale (con slide e interventi del Coordinatore Responsabile del Servizio Civile)
 


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