CANTIERI INCLUSIVI - codice programma PMCSU0024022010628NMTX

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Il programma è in co-programmazione con gli enti LEGA NAZIONALE DELLE COOPERATIVE E MUTUE SU00042, CITTA' METROPOLITANA DI TORINO SU00125, PICCOLA CASA DELLA DIVINA PROVVIDENZA - COTTOLENGO SU00414, IL NODO FORMAZIONE CONSULENZA E RICERCA C.S.C.S. SU00191.

 

Territorio

Il presente programma e i progetti ad esso collegati si collocano nel territorio della CITTà METROPOLITANA DI TORINO
in Piemonte.
Prima dello scoppio della guerra, si stimava che la maggior parte delle principali variabili macroeconomiche globali
sarebbe tornata alla normalità a seguito della pandemia da COVID-19, mentre ora all'aumento dei prezzi dell'energia e
le difficoltà sui prodotti alimentari – due tra gli elementi subito variati a causa della guerra – portano ad ipotizzare una
nuova situazione difficile dal punto di vista sociale.
Tra le persone più colpite da questa situazione sicuramente quelle con disabilità che hanno visto un peggioramento
delle loro relazioni interpersonali e della loro partecipazione sociale, infatti solo il 43,5% delle persone con limitazioni
dichiara di disporre di una vasta rete di relazioni contro il 74,4% del resto della popolazione. A parte la carenza di
relazioni, si registra anche un’inferiore partecipazione sociale da parte delle persone con disabilità. Solo il 9,3% delle
persone disabili va frequentemente al cinema, a teatro, a un concerto, a visitare un museo contro il 30,8% della
popolazione totale. Tra le cause vi è la scarsa accessibilità: solo il 37,5% dei musei italiani ad esempio è attrezzato per
ricevere le persone con limitazioni gravi.
Secondo l’ISTAT il Piemonte mostra una minore frequenza di disabilità rispetto al dato nazionale e una maggiore
frequenza nei confronti del Nord Ovest. A livello sub regionale sono presenti notevoli differenze tra la Città
Metropolitana di Torino e le altre province della regione: la Città Metropolitana da sola accoglie il 60,7% del totale
regionale, tenendo conto che risulta il territorio con la predominanza della popolazione residente rispetto alle altre
province (51,67%) e con il maggior numero di servizi offerti. La prevalenza di disabilità cresce con l’aumentare dell’età:
si passa da valori attorno al 40% nella popolazione adulta (fra 45 e 64 anni), a valori di circa il 54% nella popolazione
anziana che presenta anche un quadro di maggior gravità in tutte le tipologie di disabilità. Il confinamento a letto (o in
carrozzina) interessa oltre il 45% dei disabili anziani (quasi 1 anziano disabile su 2), con grave disagio per le persone in
termini di perdita di autonomia e importanti conseguenze in termini di pressione sulla rete familiare e sul sistema
sanitario e sociale.
Ciò considerato, gli enti co-programmanti condividono per loro origine e per le attività che svolgono una specifica
attenzione al tema della disabilità, delle problematiche dei minori, tutti aspetti acuiti dalla crisi in corso e su cui hanno
deciso di intervenire a partire dai seguenti bisogni rilevati.

Progetti:

- PAROLE, PAROLE
- PETER PAN
- SALUTE E BENESSERE
- SENZA  LIMITI
- VENGO DALLA LUNA

Obiettivo del programma

Il progetto ha come finalità ultima quella indicata nel Programma CANTIERI INCLUSIVI che identifica l’Obiettivo 2030 n. 1: Porre fine ad ogni forma di povertà nel mondo, in particolare per il Target 1.3 “Applicare a livello nazionale sistemi adeguati e misure di protezione sociale per tutti, includendo i livelli minimi” ed entro il 2030 raggiungere sostanziale copertura dei poveri e dei vulnerabili. C) Sostegno, inclusione e partecipazione delle persone fragili nella vita sociale e culturale del Paese. L’obiettivo della partecipazione, attraverso la realizzazione delle attività comuni previste dai progetti della Città
metropolitana di Torino è di offrire ai volontari una esperienza di cittadinanza attiva che rappresenti un momento di
crescita personale e professionale, favorendo la partecipazione dei giovani al servizio civile universale attraverso i
seguenti strumenti che rispondono agli standard qualitativi, definiti dal piano annuale. In merito all'accessibilità per i
ragazzi in termini di facilitazione alle informazioni sull’iter di partecipazione al Servizio civile:

- sarà garantito uno spazio sul sito e nei canali social della Città metropolitana di Torino, durante tutto l'anno,
dedicato allo SCU, all'iter di presentazione delle domande e alle opportunità di impegno nei progetti presentati
dalla Città Metropolitana di Torino;
- sarà garantita la presenza, sia da parte della Città metropolitana di Torino, attraverso il proprio Ufficio Servizio
Civile, sia da parte delle sedi degli Enti di accoglienza, di uno sportello informativo- orientativo, in presenze,
informatico e telefonico, di supporto ai singoli giovani, interessati al SCU, per aiutarli a capire il senso del SCU,
il suo funzionamento, l'iter della domanda, orientandoli sulle opportunità di impegno più consone anche a
partire dai propri interessi, percorso di studi e competenze;
- verranno realizzati incontri di informazione, presentazione dell'iter della domanda e di orientamento in
specifici luoghi (scuole, università, gruppi giovanili, manifestazioni, Informagiovani...) ed anche online,
attraverso le piattaforme di videochat più conosciute, per facilitare la circolazione delle informazioni a tutti i
livelli; sui social istituzionali verrà effettuata la promozione dello SCU, dell'iter di accesso e dei bandi inserendo
aggiornamenti ed eventuali news;
- verrà garantita la distribuzione materiale promozionale presso luoghi di incontro formale e informale di ritrovo
per i giovani (sedi corsi di laurea, Informagiovani, biblioteche, centri aggregativi, oratori, info point universitari),
dove sarà anche possibile prevedere l’allestimento di banchetti informativi; pubblicazione di comunicati
stampa relativi alle informazioni del programma e dei relativi progetti.

Attività di comunicazione e disseminazione

Con riferimento specifico al programma d’intervento “CANTIERI INCLUSIVI” con ambito territoriale provinciale che incide sul territorio della Città Metropolitana di Torino, si prevede un’attività di informazione articolata e organizzata come di seguito dettagliatamente descritta funzionale a rendere le comunità residenti nei territori interessati consapevoli della realizzazione e dello svolgimento del programma e dei suoi progetti.
In particolare, si svilupperà un piano di comunicazione articolato secondo i seguenti elementi:

A) Contenuti
Le attività di informazione saranno concentrate sui contenuti e le caratteristiche proprie del Programma di intervento (Obiettivi 2030, ambiti di intervento, bisogni sociali e problematiche rilevate, interventi previsti, ecc.…), sulle azioni che riguardano i destinatari dei singoli progetti e sui risultati raggiunti. Un’attenzione particolare sarà dedicata a informare sulla specificità rappresentata dal servizio civile universale e dalla presenza dei giovani operatori volontari.

B) Destinatari primari e secondari
Le attività di informazione avranno come destinatari primari le persone che abitano i territori in cui ricade il presente Programma, ma anche le Istituzioni locali, le scuole e le università, e le altre organizzazioni del Terzo settore presenti, intesi tutti anche come potenziali “stakeholders” del Programma. Un’attenzione particolare, anche in chiave di promozione del servizio civile universale e dei suoi valori (pace, cittadinanza attiva, difesa della Patria, nonviolenza), sarà dedicata alla fascia dei giovani 18-28 anni.

C) Obiettivi comunicativi
1) Far conoscere al territorio (persone, comunità, istituzioni) il Programma di intervento, i suoi soggetti attuatori, i bisogni sociali rilevati e i risultati raggiunti, insieme alle specificità del servizio civile universale.
2) Sensibilizzare le comunità relativamente ai destinatari del Programma di intervento e ai loro bisogni.

D) Strumenti, attività informative ed iniziative
L’informazione del Programma di intervento potrà contare su una serie di strumenti ed attività informative che si articolano sia a livello nazionale che locale.

Strumenti:
• Sito degli enti co-programmanti (www.legacoop-piemonte.coop, www.piemonte.confcooperative.it, www.consorzioilnodo.it, www.cottolengo.org, http://www.cittametropolitana.torino.it/),
• Comunicati stampa (ogni Ente territoriale e Nazionale attraverso i propri uffici stampa),
• Social media enti co-programmanti (twitter e facebook @LegacoopPiemonte @ServizioCivileLegacoopPiemonte, www.facebook.com/ilnodocscs/, twitter.com/confcoopiemonte, www.instagram.com/confcooperativepiemonte, www.facebook.com/ConfcoopPiemonte, www.youtube.com/user/confcooperative1, https://www.facebook.com/cottolengo.news/, http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/, https://twitter.com/cottolengod e canale youtube.),
• incontri con scuole, istituzioni locali, comunità, associazioni,
• seminario/convegno di presentazione iniziative specifiche del Programma di intervento,
• occasioni di incontro/confronto dei giovani.

E) Tempistica
1) Nella fase precedente l’avvio del Programma di intervento, che coincide anche con la promozione dei progetti, le attività informative saranno dettagliate sulla presentazione dei programmi e sulle modalità di partecipazione dei giovani (anche in coerenza con lo “standard qualitativo” dell’accessibilità per i ragazzi in termini di facilitazione alle informazioni sull’iter di partecipazione al servizio civile)
2) Nella fase di attuazione del Programma e dei Progetti un’attenzione particolare sarà dedicata all’utilizzo coordinato dei vari strumenti per informare sullo svolgimento degli stessi, rispetto alle specifiche iniziative svolte.
3) Nella fase conclusiva del Programma e dei progetti, un’attenzione particolare sarà dedicata alla raccolta delle testimonianze e delle esperienze svolte, nonché al racconto e rendicontazione delle attività svolte.

Si specifica che l'attività di informazione sopra illustrata nella presente sarà pubblicizzata e descritta nelle sezioni dedicate al programma dei siti web: www.legacoop-piemonte.coop, www.piemonte.confcooperative.it, www.consorzioilnodo.it, www.cottolengo.org, http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/.
Altre attività comuni
o Attività per favorire l’orientamento dei giovani (voce 6 del Programma).
o Attività per sviluppare l’apprendimento degli operatori volontari (voce 6 del Programma) insieme all’ente in rete TESC.


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